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25/10/2018
Come scrivere il Curriculum: 7 errori da evitare
In un mondo del lavoro sempre più competitivo, il nostro primo biglietto da visita verso un futuro datore di lavoro è il curriculum, molti però continuano a commettere errori che fanno desistere il selezionatore dopo poche righe.
Ecco quindi la nostra guida su come scrivere un curriculum efficace.
Spedirlo in World
Quando si scrive un curriculum è lecito farlo su Word o Pages, ma a lavoro compiuto, esportatelo in PDF; sempre! Creare un file PDF permetterà di visionare il vostro materiale in maniera univoca su ogni dispositivo, così da prevenire eventuali formattazioni automatiche del testo. Inoltre, inviare curricula in PDF è buona norma, e se un candidato non sa come trasformare un file Word in PDF, o semplicemente non ha voglia di farlo, la presentazione non è di certo delle migliori.
Non mettere una foto di sé stessi
Non facciamo i moralisti dicendo che le competenze vanno al di là dell’aspetto fisico ecc. A parità di esperienze e formazione, un selezionatore preferirà il curriculum con un volto sorridente a rassicurarlo. Perché? Beh, basta poco per creare un legame con qualcuno e un sorriso è molto meglio di qualche pixel a indicare il nostro nome, no? P.s. se avete cinquant’anni, per cortesia non mettete una foto di quando ne avevate venticinque.
Omettere la data di nascita
Spesso le aziende hanno agevolazioni fiscali nell’assumere i giovani, quindi far sapere che possono risparmiare prendendovi, è una win-win situation, no? E se invece tanto giovani non lo siete più, avrete sicuramente più esperienza nel bagagliaio, quindi anche in questo caso indicare i propri anni sarà sinonimo di trasparenza e affidabilità.
Mentire
Va bene romanzare un po’ sulle esperienze passate e usare termini altisonanti – shopping assistant suona meglio di commesso e dire scent & taste expert al posto di barista fa la sua figura – ma dichiarare di essere padroni di Photoshop e linguaggio Html quando al massimo si usano i filtri di Instagram per i selfie, potrebbe crearvi dei seri problemi in caso di assunzione. Per scrivere il curriculum perfetto, la sincerità non è mai un punto a sfavore.
Inoltrare mail generiche
Inviare le stesse presentazioni copia/incolla a tutte le aziende da qui a Capo Agulhas (lo ammetto, ho googlato città più a sud dell’Africa) è l’equivalente di non mettere una propria foto. Per scrivere un buon curriculum, l’obiettivo è sempre lo stesso: vogliamo farci ricordare. Interessarsi alla storia dell’azienda o informarsi su chi siano gli addetti alla selezione del personale e citarli nominalmente durante la stesura, ci farà fare un figurone.
Non curare il testo
Per scrivere un curriculum perfetto, questo è un punto da non sottovalutare. I curricula sono la nostra storia e per farla arrivare a destinazione, l’ordine e la precisione sono fondamentali. Utilizzate un font facile da leggere, assicuratevi di allineare tutto a dovere e che non ci siano errori grammaticali. Soprattutto dategli un senso cronologico: se ritenete che gli studi siano la parte più importante, metteteli per primi, partendo sempre da quello più recente: master>laurea>liceo, e non viceversa. Idem per le esperienze lavorative. Iniziate da quelle più recenti o più importanti, ma non fate un collage misto di date avanti e indietro nel tempo. Se non siete ordinati nella vostra presentazione, come si può credere lo sarete sul luogo di lavoro?
Dimenticarsi di Facebook & Co.
Il vostro curriculum è pronto per essere spedito: curato, dettagliato, ordinato. Bene. C’è solo un ultimo accorgimento da seguire, in assoluto il più importante di tutti. Spesso dimentichiamo che oggi tutto è accessibile a tutti, e tendiamo a pensare che il cv sia separato dalla nostra vita privata, ma non lo è. Basta scrivere il vostro nome su un motore di ricerca per scoprire come siete veramente. Facebook, Instagram, LinkedIn, sono vetrine accessibili a chiunque e vanno curate tanto quanto il cv, perché sarà inutile scrivere il curriculum perfetto se poi l’esaminatore, sbirciando tra le lunghe bacheche virtuali, vedrà cose che gli faranno storcere il naso. Non stiamo dicendo che non potete essere voi stessi sui social, ma forse sarebbe meglio limitare la privacy di quei contenuti un po’ stravaganti, come le foto di quella sera che eravate talmente ubriachi da non reggervi in piedi, o gli epiteti antipolitici diretti a una certa corrente, che potrebbe non incontrare il favore del futuro datore di lavoro.
Questa è la nostra lista di 7 errori da evitare per scrivere un curriculum. Se ne conoscete altri, fateceli sapere commentando il post su Facebook.
E come sempre: in bocca al lupo! (solo se è quello giusto, però.)
In un mondo del lavoro sempre più competitivo, il nostro primo biglietto da visita verso un futuro datore di lavoro è il curriculum, molti però continuano a commettere errori che fanno desistere il selezionatore dopo poche righe.
Ecco quindi la nostra guida su come scrivere un curriculum efficace.
Spedirlo in World
Quando si scrive un curriculum è lecito farlo su Word o Pages, ma a lavoro compiuto, esportatelo in PDF; sempre! Creare un file PDF permetterà di visionare il vostro materiale in maniera univoca su ogni dispositivo, così da prevenire eventuali formattazioni automatiche del testo. Inoltre, inviare curricula in PDF è buona norma, e se un candidato non sa come trasformare un file Word in PDF, o semplicemente non ha voglia di farlo, la presentazione non è di certo delle migliori.
Non mettere una foto di sé stessi
Non facciamo i moralisti dicendo che le competenze vanno al di là dell’aspetto fisico ecc. A parità di esperienze e formazione, un selezionatore preferirà il curriculum con un volto sorridente a rassicurarlo. Perché? Beh, basta poco per creare un legame con qualcuno e un sorriso è molto meglio di qualche pixel a indicare il nostro nome, no? P.s. se avete cinquant’anni, per cortesia non mettete una foto di quando ne avevate venticinque.
Omettere la data di nascita
Spesso le aziende hanno agevolazioni fiscali nell’assumere i giovani, quindi far sapere che possono risparmiare prendendovi, è una win-win situation, no? E se invece tanto giovani non lo siete più, avrete sicuramente più esperienza nel bagagliaio, quindi anche in questo caso indicare i propri anni sarà sinonimo di trasparenza e affidabilità.
Mentire
Va bene romanzare un po’ sulle esperienze passate e usare termini altisonanti – shopping assistant suona meglio di commesso e dire scent & taste expert al posto di barista fa la sua figura – ma dichiarare di essere padroni di Photoshop e linguaggio Html quando al massimo si usano i filtri di Instagram per i selfie, potrebbe crearvi dei seri problemi in caso di assunzione. Per scrivere il curriculum perfetto, la sincerità non è mai un punto a sfavore.
Inoltrare mail generiche
Inviare le stesse presentazioni copia/incolla a tutte le aziende da qui a Capo Agulhas (lo ammetto, ho googlato città più a sud dell’Africa) è l’equivalente di non mettere una propria foto. Per scrivere un buon curriculum, l’obiettivo è sempre lo stesso: vogliamo farci ricordare. Interessarsi alla storia dell’azienda o informarsi su chi siano gli addetti alla selezione del personale e citarli nominalmente durante la stesura, ci farà fare un figurone.
Non curare il testo
Per scrivere un curriculum perfetto, questo è un punto da non sottovalutare. I curricula sono la nostra storia e per farla arrivare a destinazione, l’ordine e la precisione sono fondamentali. Utilizzate un font facile da leggere, assicuratevi di allineare tutto a dovere e che non ci siano errori grammaticali. Soprattutto dategli un senso cronologico: se ritenete che gli studi siano la parte più importante, metteteli per primi, partendo sempre da quello più recente: master>laurea>liceo, e non viceversa. Idem per le esperienze lavorative. Iniziate da quelle più recenti o più importanti, ma non fate un collage misto di date avanti e indietro nel tempo. Se non siete ordinati nella vostra presentazione, come si può credere lo sarete sul luogo di lavoro?
Dimenticarsi di Facebook & Co.
Il vostro curriculum è pronto per essere spedito: curato, dettagliato, ordinato. Bene. C’è solo un ultimo accorgimento da seguire, in assoluto il più importante di tutti. Spesso dimentichiamo che oggi tutto è accessibile a tutti, e tendiamo a pensare che il cv sia separato dalla nostra vita privata, ma non lo è. Basta scrivere il vostro nome su un motore di ricerca per scoprire come siete veramente. Facebook, Instagram, LinkedIn, sono vetrine accessibili a chiunque e vanno curate tanto quanto il cv, perché sarà inutile scrivere il curriculum perfetto se poi l’esaminatore, sbirciando tra le lunghe bacheche virtuali, vedrà cose che gli faranno storcere il naso. Non stiamo dicendo che non potete essere voi stessi sui social, ma forse sarebbe meglio limitare la privacy di quei contenuti un po’ stravaganti, come le foto di quella sera che eravate talmente ubriachi da non reggervi in piedi, o gli epiteti antipolitici diretti a una certa corrente, che potrebbe non incontrare il favore del futuro datore di lavoro.
Questa è la nostra lista di 7 errori da evitare per scrivere un curriculum. Se ne conoscete altri, fateceli sapere commentando il post su Facebook.
E come sempre: in bocca al lupo! (solo se è quello giusto, però.)
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